
A quanto pare lanciare una serie definendola la rivelazione dell’anno, pomparla durante tutta l’estate spacciandola per qualcosa di rivoluzionario e che interesserà l’intero continente porta sfortuna. Se l’anno scorso era successo con Flash Foward, quest’anno tocca a questo The Event. Con la differenza che il pubblico era già preparato e inizia ad abbandonare la nave anche in anticipo rispetto all’anno passato. Il problema di fondo della serie è che, nonostante i vari colpi di scena, continua a non convincere, e questo episodio ne è la prova. Vediamo subito il nostro protagonista in una stanza d’hotel dove cerca di aiutare l’agente Collier che sembra essere gravemente ferita. Ma non abbiamo nemmeno il tempo di chiederci come siano arrivati lì che la scena torna indietro di due ore, proprio nel momento in cui si era interrotta la scorsa puntata, quando Sean e i due detective erano stati bloccati da un poliziotto che aveva parlato di una strada interrotta. A questo punto però vengono colpiti da un camion che distrugge la macchina, uccidendo l’altro agente. Sean però riesce a salvare la donna e portarla in salvo. Ora, capisco che la serie va avanti con salti temporali, ma era davvero necessario quest’ultimo visto che praticamente si risolve dopo cinque minuti netti e non aveva nemmeno la funzione di creare suspense. Non vorrei che iniziassero ad abusare di questo metodo, altrimenti il tutto diverrebbe parecchio fastidioso. Comunque, appena l’agente riesce a riprendersi non si sa nemmeno bene come visto che sembrava stesse morendo all’inizio, Sean vuole convincerla a farsi aiutare nella ricerca di Leila cercando di trovare Vicky sul database di riconoscimento dei volti dell’Fbi. Ma se riesce comunque a scoprire la password del pc (ed è imbarazzante che risorse di una certa importanza siano protette con il nome del proprio coniglio) non può collegarsi tramite una normale connessione wi-fi, ma come gli viene spiegato, l’accesso è consentito solo tramite l’intranet della sede dell’Fbi a Yuma. Così Sean ha una idea brillante: permette all’agente Collier di liberarsi e chiamare rinforzi, per poi nascondersi nel bagagliaio di una delle loro auto e farsi portare quindi alla sede centrale. Qui riesce a giungere in uno scantinato e riesce finalmente a connettersi alla rete. Ora non vorrei essere estremamente critico, ma è possibile che non ci sia un minimo di sicurezza in una stazione dell’Fbi e un qualunque cittadino possa infiltrarsi quando e come gli pare? Alla fine comunque viene scoperto, non prima di aver trovato però le multiple identità di Vicky riuscendo a far sorgere dubbi all’agente che lo ha in custodia. Quando poi un gruppo di finti Marshall fanno irruzione nel palazzo cercando di ucciderlo, l’agente Collier inizia a credere alla sua storia e assieme fuggono riuscendo a scampare alla sparatoria. Intanto il Presidente Martinez è furioso con Sophia per avergli nascosto l’esistenza di altri alieni, e quindi cerca in tutti i modi di riuscire a saperne di più su di loro. Mentre Blake propone di torturarla, lui ha un’altra idea e cioè quella di liberare e permettere di avere una vita normale a chiunque tra i 97 detenuti darà informazioni preziose. William, il tizio nominato nel primo episodio, non si lascia scappare questa opportunità e chiede la sua liberazione e quella della ragazza Maya, in cambio di tutto quello che conosce. Per questo viene portato in un luogo dove è costantemente protetto e tenuto lontano dagli altri alieni. Peccato che Sophia e Simon non possano permettergli di rivelare i piani del gruppo alieno nascosto nel mondo e quando Maya viene portata dal fidanzato, lo uccide a tradimento. A questo riguardo io non capisco come sia possibile che una persona che dovrebbe essere protetta in maniera eccellente vista l’importanza delle informazioni che ha possa essere uccisa in questo modo. Perquisire la ragazza prima di farla entrare era troppo difficile? Io come l’ho vista entrare ho capito quello che sarebbe successo, mi chiedo come gente che dovrebbe abituata a certe cose non ci abbia pensato. Capisco che gli autori volessero tenere il segreto ancora per molto, ma cavolo, trovate un modo più intelligente altrimenti usando questi mezzi così banali la serie affonderà ancora prima di quello che pensiamo. Se da una parte Sean cerca incessantemente di ritrovare Leila, questa è tenuta prigioniera di Vicky che però non può ucciderla in quanto serve viva per attirare Sean riuscito a fuggire. E se l’episodio praticamente era stato caratterizzato solo da scene d’azione senza avere grosse rivelazioni, il colpo di scena ci viene dato alla fine: tutti i morti del volo Avias 514 iniziano a svegliarsi. L’episodio non ha soddisfatto le mie aspettative, la storia generale praticamente resta bloccata, i personaggi continuano ad essere spaesati e quasi forse poco convincenti. Il protagonista non riesce proprio a starmi simpatico, con la sua continua ed estenuante fissazione verso la ragazza. Ok, abbiamo capito che la ami e vuoi ritrovarla, ma non ripeterlo ogni dannato secondo perché così sembra che hai il cervello in loop. L’intera storia degli alieni è abbastanza ambigua, prima salvano il presidente perché non vogliono permettere uccisioni di massa, poi però non si fanno problemi ad eliminare un membro della loro stessa razza, per proteggere questo fantomatico segreto, che a questo punto spero sia così importante da giustificare tale azione. Il colpo di scena finale poi è forse l’unica scena interessante che solleva dubbi su quello che sta effettivamente succedendo. Ci chiediamo cosa sia successo a queste persone, se fossero davvero morte, se siano tornate modificate, differenti o identiche a prima. Tutti quesiti che probabilmente verranno esplicati la settimana prossima. Peccato che il resto dell’episodio non sia al livello che ci aspettavamo, anche se ammetto di esser e abbastanza incuriosito dal gruppo che ha organizzato l’attentato a cui penso appartengano sia Vicky che i finti soldati che hanno sparato nella sede dell’FBI. Sono loro ad aver organizzato l’attentato e quindi non possono essere gli alieni, visto che questi ultimi lo hanno sventato. E di sicuro non sono uomini del presidente. E per ora non mi vengono in mente molte alternative. A conti fatti però non dobbiamo sorprenderci se gli ascolti stanno crollando perché lo show non sembra rispettare le premesse iniziali. I difetti di scrittura, di caratterizzazione dei personaggi e a volte le parziali imprecisioni della storia, spesso caratterizzate da troppe forzature, non mi fanno pensare che la situazione possa migliorare più di tanto, ma sono sempre pronto a ricredermi. Per ora ci troviamo davanti ad un prodotto che serve per passare 40 minuti
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