mercoledì 29 settembre 2010

How I Met Your Mother 6x02 - Cleaning House

Ci sono cose nella vita che non vanno perse: l’uscita dell’ultimo cd di Gigi D’alessio, il nuovo video di gemmadelsud, il coyote che finalmente riesce a prendere Willy, la scelta del tronista di Uomini&Donne, ma soprattutto un episodio totalmente incentrato su Barney Stinson! Se pensate che ci sia qualcosa di meglio che guardare per venti minuti Neil Patrick Harris, beh, vi sbagliate di grosso. Barney è così unico nel suo genere, già dall’inizio dell’episodio, mentre inizia a raccontare della sua ultima avventura con una ragazza random e di come stesse per darle una “standing ovation”, fino a quando non ha ricevuto una notizia che lo ha sconvolto. Ecco la forza di Barney sta probabilmente nella sua spontaneità e nel modo di vedere le cose, soprattutto di vedere se stesso e porsi di conseguenza verso gli altri: è effettivamente convinto che i suoi amici non aspettino altro che sentire la fine del suo racconto, così che riescano a distrarsi dalle loro monotone vite, perché ritiene davvero che la sua sia davvero migliore. E ci piace per questo! Come non adorarlo poi quando, con il sorriso stampato sulla faccia, è convinto di riuscire a incastrare tutti gli amici per il trasloco, cosa che effettivamente riesce a fare, nonostante tutti prima lo prendessero in giro e non avessero la minima intenzione di dare una mano. L’episodio prende il volo quando tutti arrivano a casa di mamma Stinson, una adorabile Frances Conroy che tutti ricorderanno da Six Feet Under. Qui veniamo a conoscenza del passato di Barney, di come praticamente la sua vita sia stata caratterizzata da una bugia dopo l’altra, inventate dalla madre per cercare di proteggerlo dalle delusioni. Così Barney è davvero convinto di essere stato un giocatore di basket troppo forte e di essere stato cacciato dalla squadra perché avrebbe messo in imbarazzo i compagni, o che il suo ottavo compleanno sia stato un disastro perché il Ministro delle Poste aveva smarrito gli inviti. E se queste possono sembrare stupidaggini ben più seria è la questione dell’identità del padre, dato che lui è ancora convinto si tratti di Bob Barker, il presentatore televisivo visto qualche stagione fa. Ma a un certo punto lui e suo fratello James trovano una busta indirizzata ad un certo Sam Gibbs, contenente una foto dei due fratelli da giovani, con scritto “tuo figlio”. Anche in questo caso Loretta, dopo una scena stupenda in cui prima lancia un urlo dopo aver sentito quel nome, per poi far finta di niente, prova a mettere su una scusa così stupida da essere esilarante: ma lo è ancora di più la reazione di Barney, così felice di aver salvato il sindaco della città di TuoFiglio, che ha anche fatto costruire una statua in suo onore. James, che ormai è abituato alle bugie della madre, convince il fratello a partire alla ricerca di questo Sam, e così si scopre che è un signore afroamericano, evidentemente padre dello stesso James. Ma Barney, che finalmente ammette di aver capito di non essere figlio di Bob Barker, cerca di superare la delusione per non aver il trovato il suo di padre, facendo finta che Sam Gibbs sia anche il suo, e in realtà lui sia un “uomo di colore estremamente chiaro”. Questo è totalmente in character sia per continuità con gli anni passati, sia con quello che abbiamo scoperto su di lui nella puntata: il modificare la realtà a suo piacimento per vederne sempre ciò che più gli conviene è forse la caratteristica migliore e più divertente del personaggio, che ora acquista tutto un altro significato perché sappiamo essere dovuta ad una infanzia segnate da bugie. Seguono quindi scene divertentissime in cui Barney cerca di applicarsi al meglio in tutte quelle attività caratteristiche delle persone di colore, come quel particolare genere di musica o la corsa. Vederlo correre urlando “guarda come sono veloce papà”, mentre Sam e James stanno legando ti fa morire dalle risate, ma ti fa provare anche un po’ di tristezza per un personaggio che forse cerca solo suo padre. Alla fine comunque accetta di non essere figlio di Sam Gibbs, e dopo un confronto con la madre capisce che lei ha sempre cercato di proteggerlo dalle delusioni, e, rivedendo la sua vita sotto quest’ottica, decide di non voler sapere chi sia suo padre perché Loretta ha coperto benissimo quel ruolo. Anche se sono convinto che questa storyline non sia totalmente chiusa, perché vedere il padre di Barney deve essere inserito nella lista di cose da non perdere. Sullo sfondo abbiamo anche gli altri personaggi, che risultano comunque in netto secondo piano. Lily e Marshall vedendo la situazione a casa Stinson cercano di trovare un accordo su come crescere il loro futuro figlio, su quante bugie raccontargli e se rivelargli o no che Babbo Natale non esiste: una storyline un po’ noiosa in cui si salvano solo le solite battute sull’infanzia “da duri” di Marshall che lasciava a Babbo Natale non biscotti, ma dello stoccafisso. Ma mai noiosa quanto quella che vede coinvolti Robin e Ted, in cui la prima cerca di combinargli un appuntamento c on una collega mostrandolo però migliore di come in realtà sia, tranne che sul piano sessuale in cui sembra essere un mostro (ma con quella faccia da idiota non ci crede nessuno): seguono battute un po’ tristi in cui Robin cerca di sistemare la situazione scrivendo all’amica sms in cui cerca di svalutare Ted. Alla fine scopriamo che anche questa donna è stata descritta in maniera troppo esagerata, è “un dieci, ma basato su un'altra scala”, ma in fin dei conti questa storia non interessa proprio a nessuno. Perché How I Met Your Mother è uno dei pochi esempi di telefilm dove il protagonista potrebbe tranquillamente morire di una fine atroce e truculenta, senza che lo show ne risenta, anzi, se dessero più spazio a Barney sarebbe sicuramente un miglioramento. Ci troviamo di fronte ad una puntata davvero ben fatta, piena di momenti estremamente divertenti, ma con qualcosa di più che lo rendono un episodio epico

Ps. Ma quanto può essere trash un neonato vestito Dolce&Gabbana ?

Pps. Ma quanto era carino il Ministro delle Poste?

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