venerdì 8 ottobre 2010

Glee 2x03 – Grilled Cheesus


Glee è uno di quei telefilm che, come ormai sappiamo, ogni settimana lancia un tema e la puntata gira attorno ad esso. Ed il tema di questa settimana è la religione.
Così il tema viene portato sullo schermo seguendo due linee:
una abbastanza leggera e, soprattutto, trash, l’altra invece più serie e piena di tristezza.
La prima riguarda, ovviamente, Finn, che una mattina a colazione prepara un toast e cosa vi trova sopra se non la faccia di Gesù? Il ragazzo allora soprannomina il toast “Grilled Cheesus” (geniale!) e decide di pregare su di lui chiedendo di vincere la partita di football. Stranamente la partita viene davvero vinta da loro (ricordo che ora Artie è in squadra!). Il ragazzo allora comunica ai suoi compagni l’avvicinamento con Gesù, che trova alcuni dei suoi compagni d’accordo e alcuni no (e Puck ci delizia con una nuova canzone di un cantante ebreo, Billie Joel). Contemporaneamente Burt, il padre di Kurt, ha un infarto e va in coma. Questo quindi continua a portare avanti la discussione sulla religione dove Kurt afferma di non credere in Dio. Questa discussione arriva alle orecchie di Sue che, ricordando la differenza tra scuola laica e cattolica, ricorda che in una scuola pubblica non si può professare la religione e quindi vieta il cantare canzoni a riguardo, facendosi fare da spia da Kurt. Intanto Finn continua a chiedere “desideri” al suo Grilled Cheesus, stavolta vorrebbe dare una toccata alle tette di Rachel. Incredibilmente anche questo succede, ma non prima che Rachel esprime a Finn la sua intenzione di crescere i figli sotto la fede Ebrea. Intanto le condizioni di Burt non migliorano e Mercedere, Quinn e Rachel decidono di pregare per lui in base alla loro fede (e Rachel ne approfitta per deliziarci con “Papa can you hear me” di Barbra Streisand) cosa che manda Kurt su tutte le furie e scaccia i suoi amici dalla stanza d’ospedale. Tornati a scuola, Kurt ci delizia col momento più commovente dell’episodio, cantando “I want to hold your hand” dei Beatles (anche se la versione qui proposta è quella del film Across the Universe) arricchita con flashback di lui da piccolo (UGUALE!!) insieme al padre. Intanto prima di una nuova partita di football, Finn prega sul suo toast per tornare quarterback, ma la scena è fatta più per mostrare la “stupidità” del ragazzo che invece che pregare per Burt (come gli fa notare Puck) prega per cose futili. Caso vuole che Sam (il biondino nuovo quarterback) si ferisce durante la partita e Finn riprende il suo posto. Allora Finn espone le sue teoria secondo cui il toast abbia poteri magici a Emma, che però gli fa notare che tutte le cose che sono successe sono state conseguenze di altre. Il ragazzo deluso, ci mostra la sua delusione con “Losing my religion” dei REM. Mercedes convince Kurt a venire la domenica a messa dicendogli che l’hanno dedicata a suo padre. Qui vediamo Kurt che non sa proprio comportarsi in chiesa. Tornato in ospedale e ricordando al padre che non crede in Dio ma crede in lui e infine il padre muoverà la mano.
Menzione particolare a Sue che esprime di essere atea perché da piccola chiedeva aiuto per la sorella, ma alla fine ha appurato che nessuno l’ascoltava, un discorso davvero “duro” per un telefilm di questo genere.
La puntata è di alto livello, anche se presenta alcuni difetti: in primis, nonostante Murphy avesse detto che nella seconda stagione i numeri musicali sarebbero diminuiti, in questa puntata ne abbiamo 7, probabilmente il numero più alto di tutta la serie. E diciamo che alcune si potevano proprio risparmiare. Questo anche causa che magari numeri più importanti o migliori si trovano a finire quando nemmeno sono iniziate (“One of us” sarà durata si è no 30 secondi). In compenso questo episodio ci mostra la capacità di chi sta dietro a questo show di mostrarci due storyline opposte senza risentirne l’una dall’altra (si ride e si piange per farla breve) e il trattare un tema così delicato in uno show comunque per ragazzi significa che Glee quando vuole osa. Anche i problemi di continuità della scorsa stagione fin’ora non sembrano esserci, ma mai dire mai. Per ora dico che questo episodio dimostra quanto valga la pena di continuare a seguire Glee.

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