mercoledì 20 ottobre 2010

Supernatural 6x04 – Weekend at Bobby’s


Allora, iniziamo da una cosa: il personaggio di Bobby mi piace, mi sta simpatico, non ho nulla contro di lui, anzi, e un episodio su di lui non mi sarebbe dispiaciuto. Detto questo dico un’altra cosa: questo episodio era noiosissimo. Si tratta di 40 minuti in cui scopriamo che Crowley non ha restituito l’anima a Bobby, anzi gli ha dato 10 anni di vita. La cosa a Bobby non sta bene, allora decide di scoprire il più possibile sul demone per poterlo incastrare. Torna quindi una vecchia conoscenza, Rufus, che dopo averlo aiutato ad uccidere un okami (e mettere fine al flirt che la vicina aveva verso Bobby) gli da informazioni su Crowley, cioè che il vero nome è Fergus Macleod, scozzese e con un figlio ed è ora nientedimeno che il Re dell’Inferno. Intanto Dean chiama Bobby per esprimere le sue preoccupazioni nei riguardi di Sam, ma ciò che ottiene dall’uomo è uno sclero perché i ragazzi non aiutano mai lui. Poco dopo Bobby evoca il fantasma del figlio di Crowley e, scoprendo che i due si odiano, il ragazzo è disposto a raccontargli qualsiasi cosa voglia. Così Bobby chiama Crowley e, dopo una rimpatriata padre-figlio, comunica al demone che il ragazzo gli ha rivelato dov’è la sua tomba con i suoi resti, in Irlanda. Ci sarebbe da dire “Ebbè?” se non fosse che i fratelli Winchester son volati fino in Scozia (?) e son lì pronti a bruciare i resti del demone (si perche Bobby tramite un altro demone aveva scoperto che funziona così). Alla fine quindi Crowley restituisce l’anima a Bobby, svolazza in Scozia, si riprende i suoi resti e va via.
Ora la puntata sarebbe pure stata carina se tutta la storia fosse stata raccontata in alternanza a qualcos’altro, ma vedere tutto l’episodio in questo modo ad una certa stufa. Si, abbiamo capito che Bobby si annoia, che deve rispondere al telefono, e non ha una vita, ma allora perché quest’uomo non fa qualcosa per movimentarsi? E c’è davvero bisogno di mostrarci questi passaggi così tante volte? Magari questo episodio avrebbe riscontrato un parere più positivo se si fosse trovato in mezzo ad una stagione più interessante o fatta meglio, invece che in mezzo a questa robaccia che spacciano per Supernatural (e dico tutto questo con dispiacere).
Una nota particolare di questo episodio è che è stato diretto da Jensen Ackles, il nostro Dean. Ed è dunque per questo (credo) che i due fratelli compaiono si e no per 10 minuti on-screen. Ok, capisco che devi dirigere, ma mi ricordo di tanti casi di regia in cui l’attore compariva sullo schermo (sia di film che telefilm), allora perché eliminarsi dall’episodio? Scelta stilistica? Pessima scelta, oserei dire. Insomma, questa stagione continua ad andare avanti tra alti e bassi…che dico, solo bassi, e la nostra remota speranza è che si riprenda per poter dimenticare questi 4 episodi. Insomma, l’avete capito, si poteva fare di meglio.

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